F.A.Q. SERVIZIO ASSISTENZA ANZIANI E SULLE BADANTI
Le domande più frequenti e le nostre risposte
Posso assumere una badante senza permesso di soggiorno?
NO. Non si può instaurare il rapporto di lavoro se la lavoratrice non è in possesso di regolare permesso di soggiorno. Il datore di lavoro può andare incontro a denunce di carattere penale: l’arresto da tre mesi ad un anno e l’ammenda di 5.000 euro per ogni lavoratore impiegato.
Cosa deve fare la famiglia che ospita una colf o una badante convivente?
Ai sensi dell’art. 7, comma 1, del D.L.vo n. 286/1998 ha l’obbligo, per l’assistente extracomunitaria, di comunicarlo entro le 48 ore all’Autorità di Pubblica Sicurezza o, in assenza, al Sindaco del Comune ove è ubicato l’alloggio. La mancata comunicazione è punita con la sanzione amministrativa da 160 a 1.100 euro.
Come si svolge l’attività di ricerca e selezione delle badanti?
Il nostro personale raccoglie gratuitamente i CV di lavoratori italiani e stranieri che si presentano presso la nostra sede, ne mappano le competenze ed organizzano corsi di formazione mirati ad accrescerne la professionalità. La nostra banca dati professionale e qualitativa, costruita nel tempo grazie alle numerose esperienze sul campo, rende immediatamente recuperabili le informazioni utili all’incrocio fra domanda e offerta di lavoro senza lasciare nulla al caso.
Cosa si rischia quando si assume una badante clandestina?
Il rischio è la denuncia penale per favoreggiamento alla clandestinità, punito con la reclusione fino a tre anni e con multa fino a 15.000 euro per ogni persona “favorita”.
Come gestire le assenze della badante nei giorni di riposo, quando è indisposta o ha bisogno di allontanarsi qualche giorno per motivi familiari?
La Cooperativa organizza nel più breve tempo possibile il servizio di sostituzione “badante” durante il suo giorno di riposo o nei periodi di assenza. Il servizio è flessibile ed organizzato in base alle reali esigenze della famiglia.
Quali sono le mansioni standard dell’assistente familiare?
La badante svolge contemporaneamente sia attività per la casa – come pulizia degli ambienti, preparazione dei pasti, lavanderia etc. – sia attività per la persona, dall’igiene alla compagnia e alla sorveglianza, sia attività che garantiscono il mantenimento di relazioni con l’esterno: l’assistente viene assunta espressamente per aiutare persone che non sono in grado di badare a se stesse.
Come posso trovare una badante “legalmente”?
Molte giovani immigrate arrivano in Italia spaesate in cerca di lavoro come colf (domestiche), badanti o baby-sitter, ma finiscono spesso per trovarsi in situazioni di lavoro nero o di caporalato dopo aver pagato tantissimo per arrivare nel nostro paese.
E’ molto frequente infatti che una ragazza arrivata in Italia da più tempo passi il lavoro ad una connazionale dietro pagamento “dell’intermediazione” se non dell’intero compenso della prima mensilità lavorata.
I problemi non riguardano inoltre solo chi cerca lavoro ma anche chi assume una badante. Spesso famiglie con anziani o persone disabili a carico si trovano costrette improvvisamente a diventare datori di lavoro affidandosi al passaparola di un parente o di un amico che magari ne ha avuto bisogno per accudire i genitori anziani.
In alternativa si chiede un po’ in giro, si va nei luoghi dove di solito si radunano, una piazza, la stazione, ci si trova costretti a pagare l’uomo (o la donna) che le controlla e poi si spera nella fortuna. Insomma anche per trovare una badante si deve spesso fare i conti con il caporalato, con tutti i rischi che ciò comporta. Proprio per far fronte a questi problemi nasce la cooperativa “Passione e Competenza” che si occupa della gestione dei servizi socio assistenziali a mezzo del lavoro dei propri soci che in tal modo realizzano se stessi e consentono alla Cooperativa di conseguire il proprio scopo sociale.
Cosa comporta il mancato pagamento dei contributi?
Nel caso di “lavoro nero” (lavorante assunto senza Comunicazione al Centro per l’impiego e senza iscrizione all’Inps) la legge prevede che, per l’omesso pagamento dei contributi di ogni lavoratore, il datore di lavoro debba pagare le sanzioni civili al tasso del 30% in base annua calcolate sull’importo dei contributi evasi con un massimo del 60% ed un minimo di 3.000 euro, indipendentemente dalla durata della prestazione lavorativa accertata. Quindi, anche per una sola giornata di lavoro “in nero” il datore di lavoro può essere punito con la sanzione minima applicabile di 3.000 euro. Questa sanzione civile è cumulabile con le sanzioni amministrative per la mancata comunicazione al Centro per l’impiego e per la mancata iscrizione all’Inps nei termini stabiliti.
Ti sei posto la domanda: “Dove cerco una badante ” e non hai trovato risposta?
Cooperativa Sociale “Passione e Competenza” è il portale ufficiale che ti consente di trovare l’assistenza domiciliare specializzata per il tuo caro, con badanti soci collaboratori, regolarmente assunti e direttamente gestite dalla Cooperativa.
Come funziona il servizio offerto da “Passione e Competenza” ?
Stipulando un contratto tra la famiglia e la cooperativa, si ottiene un servizio con formula “vitto e alloggio”, dove le badanti gestite sotto il profilo organizzativo dalla famiglia, assisteranno la persona bisognosa di cure sotto tutti gli aspetti, da quello igienico sanitario a quello delle normali mansioni domestiche. La cooperativa tramite colloquio con i familiari richiedenti compila una scheda informativa dove verranno evidenziati i bisogni e le esigenze della persona da assistere. In base alla scheda compilata la cooperativa seleziona la persona che andrà ad assistere il cliente, garantendo serietà e fiducia. La cooperativa inoltre si occupa della messa in regola della collaboratrice ed emette mensilmente fattura.